lunedì 29 luglio 2013

SIGNORE

L'esperienza scava abissi. Oppure li riempie. 
Ad aggiungermi qualche nodo ai ragionamenti tormentosi su cosa vuol dire essere giovani e su come convincere quel tempo da cani ad abbaiare un po' meno a vuoto, viene questa rapida esperienza di cosa vuol dire stare ad insegnare agli adulti.

sabato 27 luglio 2013

TRASMUTAZIONI

- Fai conto che da un giorno all'altro tutta la cioccolata che hai diventa merda. E ti tocca pure mangiarla e dire che non è poi male.
- E perchè?
- Non l'ho capito. Pare che sia per il bene dell'umanità, della comunità...

mercoledì 24 luglio 2013

COMUNISTI (la terza cosa che non sono riuscito a dire e una quarta che ho detto ma ripeto)

 (ultima parte della pigna, poi basta, almeno per un po'...)

L'Italia ne era piena quando sono nato: me ne vedevo intorno parecchi e non mi facevano paura. Il primo confronto politico serio al quale ho avuto modo di assistere in vita mia è stato quello tra mia zia e mia nonna,

giovedì 11 luglio 2013

QUALCUNO QUALUNQUE: un'antologia

(questa è un'appendice al post precedente)

Molto gentilmente Alessandra (cfr. nota 1 al post precedente) mi ha prestato il libro di Lanaro. Crainz non ha torto nel dire che si tratta di pagine illuminanti. Le ho passate allo scanner e le trovate qui, lettura piacevole oltre che interessante. Ma mi pare valga la pena di riunire direttamente in un post tutte le citazioni di Guglielmo Giannini che Lanaro riporta in quel capitolo. Giannini è l'apota per eccellenza, il fondatore del movimento dell'Uomo Qualunque

domenica 7 luglio 2013

QUELLI CHE NON SE LA BEVONO (ovvero: la seconda delle tre cose che non sono riuscito a dire)

(seconda parte della pigna: una storia decisamente vecchia ma che qualcuno magari 
non ricorda o non conosce e che comunque potrebbe riguardarci)

La seconda cosa è la vecchia questione della storia divisa, che è l'altra pesante e difficoltosa eredità del fascismo.

venerdì 5 luglio 2013

SINGOLARE E PLURALE (ovvero: la prima delle tre cose che non sono riuscito a dire)

(avvertenza: questo post, come i prossimi, è una vera pigna, complicato e piuttosto palloso, 
da leggersi solo da parte di chi abbia molta buona volontà)

E' importante lavorare sulla storia contemporanea, davvero contemporanea, cioè sulle cose che sono successe ieri e l'altro ieri. In genere non lo fai perchè la scuola non ti costringe a farlo, ma dovresti comunque. Quindi, oltre a ringraziare ancora chi mi ha amichevolmente costretto a farlo, mi pare il caso di mettere un po' d'ordine e buttare giù alcune delle tante indicazioni che ne ho ricavato: che sono tante anche solo se mi limito a quelle veramente vitali e capaci di esercitare un peso sul nostro (mio) modo di pensare oggi, domani, sul modo in cui intendiamo le cose di adesso, sulla politica, sul presente.